Palazzo dell’Arengario

Mostre d'Arte

Palazzo dell’Arengario

La critica ha rivolto non pochi apprezzamenti per le numerose sculture, olii e disegni esposti da Mario da Corgeno, all’Ex Arengario di Milano. Una meta che ben pochi artisti a trent’anni hanno potuto conseguire.

Dove

  • Palazzo Arengario , P.za del Duomo 8 , Milano (MI) , 20123
  • Italy

Quando

  • 29 Novembre 1975
  • 19 Dicembre 1975
  • 06:00 PM
  • 06:30 PM

Mostra di Mario da Corgeno all'Ex Arengario di Milano

Le nozze di Mario da Corgeno aprono la grande personale

Raggiungere nello stesso giorno, e nel giro di poche ore, due mete tanto importanti per la vita di un artista, quali possono essere le nozze e l’inaugurazione della prima vera grande mostra, non è cosa che possa capitare di frequente.

Lo è stato invece per un artista nostrano, il pittore e scultore Mario Favini, più noto sotto il nome di Mario da Corgeno. Egli infatti, sabato 29 novembre, si è unito in matrimonio con Daniela Donadi nella chiesa di S. Gottardo a Milano (la chiesa degli artisti) alla presenza di mons. Ernesto Pisoni, cappellano degli artisti di Milano. Due ore dopo, alle 18, l’assessore al Turismo, Sport e Tempo libero, del comune di Milano, Paride Accetti inaugurava ufficialmente una grande personale di Mario da Corgeno, ordinata sotto l’egida del Comune di Milano nel salone dell’ex Arengario in piazza Duomo.

Numerosissimi amici ed estimatori del giovane artista varesotto hanno voluto presenziare alla duplice cerimonia: gremita la chiesa di S. Gottardo ove parte del pubblico, quello che ancora non conosceva la personalità di Mario da Corgeno, è rimasta piuttosto scioccata dinnanzi agli abiti di nozze dei due sposi: entrambi infatti vestivano il saio francescano, sia pure in foggia moderna e particolare.

Più numeroso poi il pubblico all’inaugurazione della mostra che si presentava imponente occupando due saloni: uno riservato ai disegni e l’altro alle sculture, con a fianco degli «studi» delle varie opere. Complessivamente l’artista presenta al pubblico, fino al giorno 11 corrente, un’ottantina di pezzi, uniti idealmente fra loro da una didascalia unica «l’uomo e la vita».

In realtà si tratta di una larga scelta di disegni, in carboncino, matita e sanguigna, di recente fattura: due sole le opere di colore, che peraltro appartengono a qualche anno fa. Mario da Corgeno è un disegnatore ed uno scultore di derivazione classica. E’ un autodidatta che ha seguito il dono di natura con passione ed entusiasmo e che si è valso, di tanto in tanto, dei preziosi consigli di Annigoni, che lo aveva preso a ben volere e che Mario da Corgeno considera suo maestro.

I disegni, vorremmo dire i volti, piacciono: piacciono per espressività, per esatta proporzione e distribuzione chiaro-scuro; per la precisione della linea; per la capacità di far emergere il significato principe del disegno, senza ignorare i particolari; piace infine per la varietà dei soggetti. Mario da Corgeno non si ripete mai, forse non ne è neanche capace, e ogni volta mette in evidenza un elemento o un aspetto nuovo.

Per la scultura il discorso non è diverso. Forse Mario da Corgeno è unicamente uno scultore e il disegno gli serve di studio e preparazione. L’oggetto principale delle sue realizzazioni scultoree sono: torsi d’uomo visti da diverse angolazioni. Per lo più si tratta di alti rilievi ancora inseriti nel blocco di marmo.

Non mancano però pezzi a tutto tondo in marmo e bronzo: bella ad esempio la longilinea Venere che l’artista ha realizzato proprio negli ultimi giorni prima della mostra.

Che cosa significhi per Mario da Corgeno questa mostra milanese lo sa bene chi gli fu costantemente vicino da oltre un decennio: lui stesso, l’artista, non era persuaso di poterci arrivare e fu solo a seguito di incitamenti (ed anche di richiami e rimbrotti) che si decise per il tentativo, abbinandolo all’altro gran passo, quello del matrimonio.

Mario da Corgeno ha raggiunto ora una meta che ben pochi artisti a trent’anni hanno potuto conseguire, è quindi nell’augurio e nella speranza degli amici che negli anni a venire egli possa dare, auspice la fiducia, il più e il meglio delle sue capacità.

Mario da Corgeno all'Ex Arengario di Milano

di Franco Colombo

Di una mostra che, come questa di Mario da Corgeno, dove il visitatore scopre riflessa una specie di equazione entro la quale si muove e ne è coinvolto, si vorrebbe dare un quadro in movimento, un ritratto che non fosse una recensione, analisi, ricomposizione, licenziamento del fantasma. Dare un nome a quel che di più o di non solo artistico ci ha trattenuto dinanzi alla prima opera, come un grido nel buio, una mano appoggiata sulla nostra spalla.

Avendo a disposizione le opere esposte nel salone dell’Ex Arengario a Milano, disegni, sculture, oli, il visitatore è sollecitato da continue rivelazioni, in quanto offrono la varietà, nella continuità, della ricerca titanica, del tendere insaziato verso la meta più alta, di Mario da Corgeno. E’ la tragedia della fede. E’ la tragedia dell’amore. E’ il dramma di Mario da Corgeno. E’ l’uomo che ci viene incontro, l’uomo d’oggi, che la crisi dei valori travaglia e in questa visione dell’uomo come tensione è importante intendere come nello slancio cosmico delle opere di Mario da Corgeno sia condensato il suo «credo»: la miseria e la povertà dell’uomo si sciolgono e vengono portate alla loro più alta idealità tra le divine armonie mosse dalla sua anima. Felice, è da sottolineare, la scelta operata dalla «Ripartizione cultura turismo spettacolo» del Comune di Milano nel proporre alla riflessione dei visitatore e degli specialisti le opere di Mario da Corgeno.

Se questo artista non è soltanto uno dei giovani artisti che durano dell’ultima stagione artistica, ma un artista che nel vasto e vertiginoso mondo dell’arte ha trovato un suo spazio, lo si deve alla dinamica scena sulla quale vive, solo con le sue forze, sempre in lotta per strappare terra al mare. In un momento in cui l’arte sembra aver imboccato una via senza uscita, proprio in un momento come questo appare la grandezza solitaria e la chiarezza di posizione come quella di Mario da Corgeno.

Sentimento matita su carta
Esasperazione scultura marmo Mario da Corgeno
Resurrezione matita su carta
Sentimento donna matita su carta
Lotta dell'uomo scultura Mario da Corgeno
Sentimento donna bandana matita su carta
Estasi scultura Mario da Corgeno
Matita su carta Mario da Corgeno palazzo arengario
Limite della sopportazione matita su carta
Legare il proprio corpo matita su carta
Sentimento Mario da Corgeno
abbandono scultura Mario da Corgeno
La prigione dell'uomo matita su carta
La paura scultura Mario da Corgeno
La paura di amare matita su carta
La mia terra la mia culla Mario da Corgeno
La morte matita su carta
La morte dell'amore matita su carta
La forza del tormento matita su carta Mario da Corgeno
Uscire dalla dimensione Mario da Corgeno
La forza del bisogno opera Mario da Corgeno
Il bruciore dell'amore disegno lavorato Mario da Corgeno
Fine dell'uomo matita su carta Mario da Corgeno
Esasperazione matita su carta Mario da Corgeno
Disperazione opera madre di Mario da Corgeno
Aggrapparsi alla speranza matita su carta Mario da Corgeno
la prigione della materia
Mia Madre matita su carta Mario da Corgeno
Pensatori - Mario da Corgeno
Scultura in marmo di Mario da Corgeno, il nodo dell'amore
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