Plasmare l’anima
Mostra d'arte a Bodio Lomnago
Mario Da Corgeno presenta la mostra "Plasmare l'anima"
E’ incredibile, finalmente Mario da Corgeno si è lasciato conquistare da Bodio
Lomnago e noi, con grande onore, lo ospitiamo nel Centro polivalente del nostro Comune. Mario da Corgeno non ama esporsi, è sempre stato un animo schivo e riservato che ha sempre fatto parlare le sue opere per lui. Nella sua scultura, pittura e poesia ritroviamo un’energia quasi mistica che nella mostra “Plasmare l’anima” rivive appieno.
I lavori scelti dall’artista creano un percorso ideale dove il visitatore incontrerà la bellezza, il piacere, ma anche la sofferenza e il tormento. I suoi lavori nascono dal suo ambiente e lui rinasce in loro. Mario da Corgeno è insaziabilmente curioso, prende la vita in esame e la sua mente errante guarda il mondo che lo circonda e si domanda perché, come, in che modo? I nostri luoghi si inseriscono nei suoi lavori e riemergono come in una spirale che si avviluppa fino ad arrivare alla tensione massima. Mario vuole racchiudere le intensità delle emozioni, “perché l’arte deve portare alla verità”!
La creatività opera in modi misteriosi e spesso illogici; le sue ispirazioni e le sue idee spesso nascono apparentemente dal nulla e si presentano in modi inspiegabili. Sono proprio le intuizioni incredibilmente illuminate che creano il genio di Mario da Corgeno.
Mario ha la forza di vedere oltre il velo che nasconde le cose, interpretare il
sentimento femminile nelle sue linee sinuose, in un’estasi che toglie il fiato per poi ridarti la vita…
Il Sindaco di Bodio Lomnago
Eleonora Paolelli
L'arte come contemplazione ed esperienza d'amore
di Giorgio Sassi
La nostra Amministrazione ha sempre avuto a cuore la cultura e il territorio; fiore all’occhiello nostro, e delle precedenti Amministrazioni, è il Concorso biennale Ex Libris che sta diventando sempre più importante e da anni oltrepassa i confini italiani portando Bodio Lomnago nel mondo. E, perché dopo aver costruito ponti d’arte con il mondo, non far conoscere la nostra arte? Questa Mostra sarà appunto la prima di un nuovo percorso culturale con artisti del territorio…. e chi, meglio di Mario da Corgeno, rappresenta e può essere l’inizio di questo cammino?
Parlare di Mario da Corgeno è come raccontare il nostro territorio, perché la zona in cui vive e viviamo, pregna l’artista e l’artista ne assorbe un genius loci che lo identifica e innalza come un figlio prediletto, la sua arte ne assorbe la storia, i profumi, i paesaggi e soprattutto tutti i volti che lo vivono.
Parlare dell’arte di Mario è come un tuffo nelle nostre origini, nelle nostre tradizioni e nei nostri valori. I nostri progenitori facevano appello a conoscenze che erano in sintonia con la loro anima e con le verità più semplici, loro non vivevano vicino alla natura, ma erano immersi nella natura, nella stessa natura dove Mario ci catapulta con le sue sculture, pitture, poesie.
Il suo vivere in armonia con la natura è la sua forza e il suo insegnamento più grande. Il suo interrogarsi è un’urgenza di verità, è il bisogno di vivere in pienezza, è la voglia di creare solo al fine di realizzarsi, di liberarsi: libertà come sola possibilità per salvarsi o perdersi. Il potere forte, pregnante, esclusivo dell’arte di Mario è l’amore, e Mario, a volte, sembra domandarsi, e se non avessi amato?, questa domanda lo porta sempre alla ricerca della verità, della verità di cui parlavamo sopra; Mario ridà a ogni uomo e a ogni donna il volto del suo amore per il bello, per il semplice e puro; si è tentati di dire che voglia donargli il volto dell’amore perduto. Il suo amore, il suo bisogno d’amore lo manifesta con parole, disegni e forme e questo suo bisogno è, ogni volta, lo stimolo per un nuovo entusiasmo.
I suoi occhi, che ti scrutano sempre di soppiatto, esprimono la voglia di sapere non una parte ma il tutto, la sua voglia di conoscere non le apparenze, ma l’essere, non tentando di conoscerlo ma di possederlo in tutta la sua pienezza ed estensione. Con quei vuoti essenziali, quella irrequietezza, quel dinamismo, quella immobilità, con quel cercare senza fine un infinito Mario vuol farci un regalo: ci vuol regalare un mondo nuovo, uno spazio tutto nostro, un’anima più umana; in più, tutte le sue opere nel guardarci sembrano domandare: c’è qualcosa che volete dire, io vi ascolto!